Napoli, Lobotka svela: “Mi valuterei 5 milioni ma poi De Laurentiis…”

Stanislav Lobotka si è raccontato alla rivista statunitense Forbes. Una lunga intervista, raccolta a luglio e pubblicata in queste ore.

Lobotka ha raccontato le emozioni provate vincendo lo scudetto e svelato una serie di curiosità, aneddoti e retroscena.

Lobotka e i festeggiamenti per lo scudetto: “Mi hanno lasciato in mutande”

Lobotka ha spiegato: “I festeggiamenti sono stati bellissimi, è difficile descriverli a parole. I napoletani sono noti per il fatto che per loro il calcio è tutto. È stato fantastico, abbiamo apprezzato tutti l’atmosfera. Almeno mi hanno lasciato la biancheria intima. Dopo la vittoria contro l’Udinese i tifosi sono entrati in campo, ci hanno portato via tutto, mi hanno lasciato solo la biancheria intima. Uno teneva una scarpa, l’altro l’altra. Io dico: te le regalo, non c’è problema! Mi hanno quasi strappato le gambe, hanno preso tutto, le parastinchi, la maglia. Dopo tre giorni avevo un’altra partita e ho pensato che non avrei avuto niente con cui giocare! Un’euforia così primordiale”.

L’agente Jasurek ha detto qualche mese fa che il Napoli non venderà Lobotka per meno di 40 milioni di euro: Io mi valuterei cinque milioni (ride, ndr) ma De Laurentiis mi inseguirebbe. Ovviamente ha un’opinione diversa al riguardo. Il mercato è semplicemente così: i giocatori vengono venduti per 120 milioni, che, secondo me, sono già somme terribilmente elevate per un calciatore. Non riesco a capire le somme enormi”.

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Lobokta, Napoli e i napoletani: pregi e difetti

Lobotka ha parlato anche di cosa gli piace e meno dell’Italia e di Napoli: “Devo ancora abituarmi al modo in cui guidano lì. Napoli o ti piace o non ti piace, non c’è via di mezzo. C’è più sterrato, il traffico non è l’ideale ma, in compenso, mi piace la mentalità: sono amichevoli, modesti. C’è del cibo eccellente, cosa posso fare? Hai Capri, le isole, il mare. Quando ci si incontra alle cinque bisogna chiedere se è l’ora normale o l’ora napoletana. Non hanno fretta, non sono stressati. Solo al volante”.

Lobotka ha, infine, svelato: “Investo circa il 15, 20 per cento del mio reddito in fondi di investimento per rendere il denaro redditizio, è anche la mia “pensione” dopo la mia carriera calcistica. Ne investo una parte in immobili in Slovacchia e all’estero” Anche in Italia? “Piuttosto in Spagna, alle Isole Canarie. Ho investito anche nel calcio, in un club di Podbrezová, che milita nella massima serie slovacca. Conoscevo già Vladimír Soták, presidente del club e comproprietario del club, nonché il direttore generale del club Mir Poliacek. Mi hanno convinto con la loro strategia, la filosofia, con quale allenatore e come vogliono giocare e dove muoversi nel calcio”.

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